Correggere la Tensione della Dura Madre del Cervello con la Chiropratica
“Mi fa male dappertutto”. “Mi sento sempre stanco”. “Non riesco a trovare la posizione per dormire e mi sveglio più stanco di prima”. Vado avanti più con la forza di volontà che con la forza reale”. “Ho sempre qualche cosa che non va però quando faccio gli esami non trovano mai niente e poi dicono che sono fissato o che mi invento le cose”.
La tensione della dura madre può creare una varietà di sintomi che si manifestano soprattutto sotto forma di:
Mal di testa (frontale o alla nuca che può aumentare semplicemente tossendo o starnutendo).
Pesantezza intorno agli occhi con diminuzione della vista.
Dolori cervicale diffusi, dolori alle spalle, dolori dorsali
Dolori e stanchezza alle braccia che aumentano flettendo la testa in avanti.
Mal di schiena in generale, rigidità vertebrale al risveglio.
Dolori sacrali e al coccige che aumentano flettendo la testa in avanti.
Dolori e stanchezza alle gambe, dolori mestruali, pseudo tunnel carpale.
Problemi all’articolazione temporo mandibolare.
Stanchezza cronica, malessere generale, sensazione di vuoto, fibromialgia, vertigini, problemi di concentrazione.
Sciatalgia: dolori ad un braccio o ad una gamb, tipo sciatica o bracchialgia, possono essere causati dalla tensione durale dovuta alla trazione dei nervi spinalli che fuoriescono dalla dura madre. Possono imitare i sintomi di un’ernia del disco che non trova riscontro con un’indagine di risonanza magnetica o TAC.
Tutti questi sintomi potrebbero aumentare al risveglio oppure quando si assumono posizioni particolari (es.stare molto tempo seduti o molto tempo in piedi).
Se prolungata nel tempo, la tensione durale può provocare un avvicinamento “anormale” delle vertebre con conseguente schiacciamento dei dischi e può predisporre alla formazione di una protrusione o un’ernia (specialmente a livello cervicale).Che cos’è la Dura Madre?
La dura madre è una membrana che fa parte delle meningi, essa avvolge il cervello ed è unita a tutte le suture craniche, scende attraverso il foramen magnum e all’interno delle prime tre vertebre cervicali, dove è attaccata e dopo di che passa libera attraverso le altre vertebre per poi di nuovo allacciarsi all’articolazione sacrococcigea.
Normalmente, la dura madre non è sotto tensione e permette il movimento libero del midollo spinale all’interno della colonna vertebrale. Però, quando essa va in tensione, può creare irritazione alle suture craniali, alle vertebre e ai nervi provocando dolore in diverse parti del corpo.
Un’altra conseguenza della tensione durale potrebbe essere l’impedimento del flusso naturale del liquido cerebro-spinale che è stimolato dalla respirazione come una pompa: molte volte la tensione durale blocca questo meccanismo creando una debolezza generale di tutti i muscoli.Sapendo che respiriamo mediamente 12 volte al minuto per 24 ore al giorno le persone affette da tensione durale indeboliscono il corpo “12 volte al minuto per 24 ore al giorno”; è quindi facile capire che le persone con questo problema si sentano sempre stanche, soffrano di un malessere generale ed abbiano una soglia di resistenza bassissima a tutto.
Come si può vedere, la dura madre gioca un ruolo molto importante per la salute ed il benessere di ognuno. Quando la dura madre funziona normalmente e non interferisce con il meccanismo della circolazione del liquido cerebro-spinale la colonna vertebrale è più flessibile e permette una mobilità corretta.
Quando la dura madre va in tensione il movimento del midollo spinale è limitato e di conseguenza crea trazione sui nervi che fuoriescono da essa: se questa tensione interferisce anche con il meccanismo del movimento del liquido cerebro-spinale può causare tantissimi sintomi e disturbi in tutto il corpo che possono sembrare non correlati fra loro ma che in realtà lo sono.
È per questo che la tensione durale può dare una marea di sintomi e limitare innumerevoli patologie che non trovano riscontro diagnostico strumentale.
La nostra esperienza ci ha insegnato che molte volte i sintomi causati dalla tensione durale, soprattutto nei casi di traumi sacrali, si possono manifestare anche dopo 8/10 anni.
Causa può causare tensione della dura madre?
Traumi es: cadute (sul sedere), incidenti automobilistici, specialmente
Il colpo di frusta – Parto – Anestesia generale
Postura sbagliata (es: posizioni forzate davanti al computer, ecc.)
Ortodonzia (specialmente in pazienti che peggiorano dopo l’applicazione di un byte/placca)
Aderenze causate da intervento alla colonna vertebrale
Affrontare la tensione durale e correggerla è una procedura di priorità nel programma di terapia chiropratica dove vediamo tanti pazienti che hanno già effettuato varie terapie (fisiochinesiterapia, iniezioni antidolorifiche, manipolazioni, ecc.) senza ottenere risultati.
Invece quando il problema della tensione durale è stato corretto, vediamo che il corpo riprende a funzionare bene e tanti disturbi spariscono automaticamente; questo succede solitamente nell’arco di due mesi.
Anche se le problematiche causate da questa tensione sono già state descritte negli anni’ 20 da Speransky, allievo di Pavlov, sul libro “una base per la teoria della medicina”, non è ancora stato trovato un esame diagnostico-strumentale per identificarla. Grazie alla kinesiologia applicata, tramite i test muscolari, il chiropratico non è solo in grado di identificarla ma anche di correggerla.Come un chiropratico affronta e corregge la tensione durale?
Tramite manipolazioni molto specifiche delle suture craniali, delle prime vertebre cervicali e dell’articolazione sacro-coccigea, che sono i punti dove la dura madre è attaccata. Il chiropratico è in grado di eliminare la tensione durale e cercare di scoprire perché la dura madre è andata in tensione, soprattutto quando non è causata da un trauma, da parto, da anestesia totale, per poi eliminare la causa a monte, indipendentemente dai sintomi che comunque spariscono quando il problema di base è stato coretto. Dopo una terapia iniziale, non solo diamo suggerimenti per come evitare che il problema si ripresenti, ma consigliamo anche, secondo le problematiche del singolo paziente, controlli periodici per mantenersi in buona salute.
ref: Piet Seru, D.C